Termovalorizzatore, Baracchi “Bene richiesta presidente Sabattini”

Dalla Regione

Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, rispondendo in Consiglio provinciale ad una interpellanza presentata dalla capogruppo Pd Grazia Baracchi, ha annunciato di aver chiesto alla Regione di prevedere nel nuovo piano regionale la riduzione del limite annuale della capacità del termovalorizzatore di Modena. “Si tratta di una proposta positiva – commenta Grazia Baracchi – che, se accolta, consentirebbe in pratica di superare definitivamente l’ipotesi di una terza linea dell’impianto modenese. Tra l’altro, è una richiesta che può essere presentata oggi, soprattutto per i buoni risultati ottenuti sul fronte della raccolta differenziata”.

“Valuto positivamente la richiesta del presidente della Provincia Emilio Sabattini alla Regione di prevedere, nel nuovo Piano regionale, la riduzione del limite annuale della capacità del termovalorizzatore di Modena da 240mila a 180mila tonnellate e quindi, in pratica di non prevedere la realizzazione della terza linea dell’impianto. Questa richiesta è oggi resa possibile proprio grazie ai risultati conseguiti dalla raccolta differenziata: a livello provinciale, infatti, nei primi sei mesi del 2013, abbiamo raggiunto la quota del 58,1 per cento, in aumento sia rispetto al dato analogo dei primi sei mesi del 2012 (quando la quota raggiunta era stata del 55,1) sia rispetto a quello complessivo del 2012 (56,6 per cento). Nel primo semestre 2013, su un totale di 221mila tonnellate di rifiuti complessivamente prodotti, oltre 128mila tonnellate sono state raccolte in modo differenziato. Questa richiesta del presidente Sabattini è anche in linea con l’ordine del giorno presentato dal nostro partito, e votato dal Consiglio provinciale lo scorso 11 settembre, che chiedeva di “rafforzare, in coerenza con quanto fatto sino ad ora e con gli obiettivi della pianificazione su scala regionale, i processi e i progetti volti a migliorare costantemente il sistema in termini ambientali, sanitari ed economici, promuovendo l’adeguamento tecnologico degli impianti, la loro evoluzione gestionale e l’adozione di nuove tecniche di recupero, anche energetico, seguendo criteri di innovazione e sostituzione di quelle più obsolete, tenendo conto dell’effettivo fabbisogno regionale di trattamento, con l’auspicio, per quanto ci riguarda, di andare in futuro al superamento della terza linea”.

 

(Fonte fotografia: Il Resto del Carlino)