Amministrative, ”Il sondaggio di ottobre attesta il Pd al 50,4%”

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I risultati del sondaggio interno commissionato dal Pd nell’ottobre scorso, circolati in questi giorni, non corrispondono ai dati effettivamente raccolti dall’Istituto a cui il partito si è rivolto. “Non c’era nessuna caduta libera del partito – spiegano il segretario provinciale Pd Lucia Bursi e quello comunale Andrea Sirotti – anzi il Pd si attestava, nelle intenzioni di voto alle amministrative, a quota 50,4%, ribadendo di fatto il risultato ottenuto dall’attuale Giunta. Dieci punti percentuali di differenza rispetto a quanto pubblicato ci hanno convinto, quindi, a rendere noti i reali risultati di quel sondaggio, anche se noi stessi li riteniamo ormai superati. Da ottobre sono successi fatti fondamentali, come la divisione del Pdl e la grande partecipazione alle primarie Pd dell’8 dicembre, che hanno mutato il quadro politico nazionale, e quindi, di conseguenza locale”.

Un dato non ufficiale non sempre risulta poi essere anche un dato attendibile. Nel caso del sondaggio pubblicato in questi giorni da una testata cittadina, la lettura risulta poi essere tecnicamente, e anche politicamente, sbagliata. Come è consuetudine, periodicamente il Pd commissiona sondaggi sul sentimento politico dei modenesi. Nell’ottobre scorso ne fu realizzato uno che provava a fotografare le intenzioni di voto in vista delle amministrative e di un possibile voto politico nazionale che, in quel momento, sembrava probabile in tempi brevi. Il risultato, pur in un clima di generale disaffezione verso la politica, si era comunque rivelato molto confortante per il partito. Le intenzioni di voto monitorate assegnavano, alle amministrative, il 50,4% dei consensi al nostro partito, di fatto ribadendo il risultato ottenuto dall’attuale Giunta, mentre, alle eventuali politiche, ci si sarebbe fermati al 49,1%. “Per evitare che una lettura errata dei dati possa ulteriormente diffondersi – spiegano il segretario provinciale Pd Lucia Bursi e quello comunale Andrea Sirotti – il Pd modenese ha deciso di rendere noto il risultato reale, anche se noi stessi lo riteniamo ormai superato. La fotografia che ci viene consegnata dal sondaggio, infatti, pur riportando buoni dati per il Pd, si riferisce al mese di ottobre. A distanza di poco più di due mesi, il quadro politico nazionale, e di conseguenza quello locale, è mutato in maniera radicale. Il Pdl si è diviso in due tronconi, uno forza di governo e l’altro di opposizione. Il Pd ha terminato un Congresso che ne ha rinnovato i gruppi dirigenti a livello nazionale e locale e che è culminato con la grande partecipazione alle Primarie dell’8 dicembre che ha impresso una nuova spinta all’intero partito. Sono entrambi fatti che, al momento del sondaggio, non potevano essere presi in considerazione, con cui oggi bisogna saper fare i conti. Dispiace – aggiungono Lucia Bursi e Andrea Sirotti – che uno strumento di lavoro interno venga reso pubblico in maniera non corretta. Nella pubblicazione, infatti, è stato calcolato tra i voti validi anche chi si è dichiarato indeciso, non ha risposto o ha affermato di non essere intenzionato a recarsi alle urne. Un’area di non voto del 23% è un problema politico su cui tutte le forze politiche devono riflettere – riconoscono Lucia Bursi e Andrea Sirotti – ma, come i tecnici dei sondaggi ci confermano e l’esperienza passata ribadisce, chi non va a votare sceglie di non incidere sulle percentuali finali del voto”. La scheda bianca o la scheda nulla è un voto di protesta o di disaffezione, ma quelle che, poi, decidono il risultato finale di una consultazione sono le percentuali valide raccolte da ciascuna formazione politica. “Il nostro obiettivo, è chiaro, – concludono il segretario provinciale Lucia Bursi e quello cittadino Sirotti – è vincere le elezioni. Il partito sta lavorando al programma e al regolamento per le scelte dei candidati sindaci da proporre alle forze politiche del centrosinistra che decideranno di dare vita alla coalizione che si candida a governare le nostre città. Questo è la nostra sfida da oggi in avanti: dobbiamo essere lungimiranti per rendere concreto quel bisogno di cambiamento che i nostri sostenitori ed elettori ci chiedono”.

photo credit: Niccolò Caranti via photopin cc