Decreto missioni, Pini “Fondi alle associazioni combattentistiche”

Dai parlamentari

La Camera ha approvato il decreto che proroga le missioni dei militari italiani all’estero: nell’ambito del provvedimento, grazie anche all’impegno della parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini, sono stati stanziati 300mila euro perché le associazioni combattentistiche riconosciute dal Ministero della Difesa, tra cui l’Anpi, possano continuare nel loro prezioso lavoro sul territorio e in difesa della memoria della Resistenza. Ecco la dichiarazione di Giuditta Pini:

«Ero nel “comitato dei nove” e ho seguito in prima persona il percorso alla Camera del Decreto missioni, in particolare lo stanziamento di 300.000 euro destinato alle associazioni combattentistiche tra cui l’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia. E’ la prima volta, da molti anni ormai, che questo fondo viene aumentato: si tratta di risorse del Ministero della Difesa che non vengono distolte da altri Ministeri o da altre attività. In sostanza questi soldi permetteranno all’Anpi, e alle altre 16 associazioni combattentistiche riconosciute ormai da 60 anni dal Ministero della Difesa, di proseguire il proprio prezioso lavoro nei territori e di continuare a portare avanti la memoria della Resistenza. Tra l’altro, con il decreto che finanzia le missioni militari all’estero per il periodo che va da ottobre a dicembre 2013, sono anche stati aumentati i fondi destinati alla Cooperazione internazionale. Pur sapendo che il decreto governativo non può essere lo strumento adatto per affrontare temi così importanti e diversi come la Cooperazione internazionale e le missioni militari all’estero – che, nel loro stesso ambito, presentano differenze anche marcate come, ad esempio, quella del Libano e quella dell’Afghanistan – siamo nel complesso soddisfatti. Abbiamo già incardinato in Commissione la proposta di legge quadro per le missioni militari, per fare in modo che il Parlamento non si trovi più costretto a discutere, con decreto, argomenti così delicati, in modo da consentire un approfondimento più completo e serio sulle diverse missioni e sulla loro opportunità. Decisamente positiva anche la conferma da parte del Governo del ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan nel 2014 e del rientro a casa di oltre 400 militari nel 2013».