L.stabilità, on. Patriarca “Attenzione al 3° settore non sufficiente”

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Quando si parla di agevolazioni per la Tari e la Tasi non si fa cenno alle Onlus così come per l’Imu non c’è il riferimento agli enti non commerciali: il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca guardando alle misure contenute nella Legge di stabilità approvate al Senato ribadisce che, è vero, c’è una inversione di tendenza rispetto alle politiche del passato, ma non è ancora sufficiente. “Non sono rivendicazioni “corporative” quelle che arrivano dal Terzo settore – spiega l’on. Patriarca – ma richieste presentate con l’obiettivo di poter agire con maggiore efficacia a servizio delle famiglie e di chi si trova in difficoltà”.

“Segnali importanti di inversione di tendenza rispetto alle politiche precedenti ci sono, senza ombra di dubbi, ma sono ancora tante le richieste provenienti dall’area del cosiddetto Terzo settore che sono state disattese”: il parlamentare modenese del Pd Edoardo Patriarca fa il punto sulle misure contenute nella Legge di stabilità varata, nella notte tra martedì e mercoledì, dal Senato. Tra i punti positivi sono da segnalare la conferma dell’Iva al 4% per le coop sociali; l’incremento del fondo per la non autosufficienza da 250 a 275 milioni di euro a cui si devono aggiungere altri 75 milioni per l’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti; la conferma di risorse destinate al Fondo per i minori stranieri non accompagnati (20 milioni), alle associazioni di volontariato tramite il 5 per 1000 (400 milioni), al rifinanziamento della social card (250 milioni), al Fondo per la cooperazione internazionale (60 milioni). “Se questi sono indubbi passi in avanti – conferma l’on. Patriarca – sono ancora molte, però, le richieste che non hanno trovato una risposta”. Quando, ad esempio, si parla di agevolazioni per le nuove tasse Tari e Tasi, nell’elenco non sono inserite le Onlus, e anche per quanto attiene all’Imu non si fa riferimento agli enti non commerciali. Non sono previsti, inoltre, incrementi per i Fondi destinati all’infanzia e quelli per il Servizio civile. “Credo che occorrerà riproporre il pacchetto di emendamenti relativi al Terzo settore anche alla Camera – spiega Edoardo Patriarca – Il Terzo settore non chiedere risorse per sé o per le proprie strutture associative, ma per poter incrementare i servizi rivolti alle famiglie e a tutti coloro che in questo momento si trovano in difficoltà. Non sono, quindi, rivendicazioni “corporative”, ma richieste presentate per poter agire più prontamente e con maggiore efficacia”.