Disabili, Vecchi e Serri “Adeguare convogli e stazioni ferroviarie”

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I consiglieri regionali modenesi del Pd si sono fatti interpreti delle difficoltà espresse da alcuni viaggiatori diversamente abili, pendolari sulla tratta ferroviaria Poggio Rusco-Bologna, e hanno presentato un’Interrogazione alla Giunta regionale per chiedere che vengano adeguati alle loro esigenze convogli e stazioni ferroviarie. Lungo questa tratta sono solo tre le stazioni attrezzate per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori disabili Poggio Rusco, Mirandola e Osteria Nuova: “Occorre – dichiarano Vecchi e Serri – dare un’adeguata risposta alle esigenze dell’utenza, in particolare di quella dei cittadini con difficoltà motorie”.

Dopo aver raccolto la segnalazione di alcuni viaggiatori diversamente abili, pendolari del treno Poggio Rusco – Bologna, i consiglieri regionali modenesi del Pd Luciano Vecchi e Luciana Serri, hanno presentato un’Interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale per chiedere «quali azioni intenda porre in essere, anche in forza del contratto di servizio con Trenitalia, al fine di dare pronta risposta alle esigenze dei viaggiatori che utilizzano il mezzo ferroviario nella tratta Poggio Rusco – Bologna per lavoro e per studio e per permettere agli utenti diversamente abili con difficoltà motorie l’utilizzo autonomo del mezzo ferroviario». «Stiamo parlando di una linea ferroviaria strategica per la mobilità degli abitanti di molti comuni del modenese e del bolognese, oltre che della provincia di Mantova, che intendono raggiungere le varie fermate, in particolare, Bologna – spiegano i consiglieri regionali del Pd – Secondo le analisi regionali e provinciali del trasporto pubblico locale la linea è utilizzata per motivi di studio o lavoro da una media di circa 1.200 viaggiatori, nei giorni feriali, il che ne fa una dei treni a maggior incremento di utenza». «Lungo quel percorso le uniche stazioni ferroviarie abilitate all’utenza dei cittadini disabili sono quelle di Poggio Rusco, Mirandola e Osteria Nuova, mentre le altre, tra cui S. Felice, non lo sono – dichiarano Vecchi e Serri – Occorre dare un’adeguata risposta alle esigenze dell’utenza in particolare di quella dei cittadini con difficoltà motorie».

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