Sisma, nuovo “Pacchetto Emilia” dei senatori Vaccari e Broglia

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La Legge di stabilità come nuova occasione per introdurre provvedimenti attesi con forza dai cittadini, dalle imprese e dalle amministrazioni dell’area del cratere sismico: i senatori Pd Stefano Vaccari e Claudio Broglia sono primi co-firmatari di un nuovo “Pacchetto Emilia”, ovvero una serie articolata di emendamenti che riguardano la restituzione del prestito fiscale, la ricostruzione dei centri storici, il risarcimento dei danni, i mutui, l’assunzione di personale pubblico e la semplificazione burocratica della ricostruzione. “In accordo con le amministrazioni locali e con la Regione – spiega Vaccari – abbiamo depositato le nostre proposte. Il Pd, ancora una volta, dimostra di perseguire con determinazione, nonostante il difficile periodo di crisi economica, le necessità evidenziatesi nell’avvio del lungo processo di ricostruzione dell’area colpita dal terremoto”.

Prolungamento fino a cinque anni del periodo di restituzione del prestito fiscale alle imprese che hanno subito danni alle strutture e quelle con gravi danni al fatturato; allentamento anche per il 2014 del Patto di stabilità per i Comuni dell’area del cratere sismico; disposizioni specifiche per la ricostruzione dei centri storici e urbani; risarcimenti anche per i danni ai beni mobili strumentali delle attività produttive, per le scorte danneggiate e i costi sostenuti per la delocalizzazione temporanea delle attività stesse. Sono alcuni dei più importanti provvedimenti contenuti nel nuovo “Pacchetto Emilia”, ovvero una serie di emendamenti alla Legge di stabilità che i senatori Pd Stefano Vaccari e Claudio Broglia, divenuti ormai punto di riferimento a Palazzo Madama per l’area del cratere sismico, hanno depositato nei giorni scorsi. Si tratta di misure che scaturiscono dal confronto con i cittadini, le imprese e le amministrazioni della zona colpita dal sisma 2012 e, naturalmente, con la Regione e il commissario straordinario Errani. Alcuni provvedimenti erano già stati presentati anche in passate occasioni, ma non accolti. La maggior parte però sono richieste che si sono evidenziate come necessità nel percorso fatto in questi mesi dalla ricostruzione. Come nel caso, ad esempio, di procedure semplificate per i condomini che gli istituti di credito possono attuare nel riconoscimento di finanziamenti agevolati per la ricostruzione privata: l’attuale normativa antiriciclaggio impone, infatti, che tutti i condomini si presentino in banca per il riconoscimento diretto, con l’emendamento si potrà avere un interlocutore unico, l’amministratore o un soggetto delegato. Oppure ancora nel caso del personale che, in via straordinaria, è stato concesso ai Comuni di assumere per sbrigare le pratiche burocratiche legate alla ricostruzione: i bandi sono appena stati attuati, occorre, e un emendamento lo prevede, che queste assunzioni siano prorogate fino al 2015. “Tra le norme più attese – spiega il senatore Vaccari – ci sono sicuramente quelle relative ai prestiti fiscali. Un emendamento prevede per le imprese che hanno subito danni alle strutture che il pagamento della prima rata prevista al 31 dicembre 2013 venga prorogata al 30 giugno 2014 e la restituzione del finanziamento venga prorogata di ulteriori tre anni rispetto alla durata massima originariamente prevista. L’emendamento relativo alle imprese che hanno subito gravi danni al fatturato, invece, prevede che il pagamento della prima rata prevista al 30 giugno 2014 venga prorogata al 30 giugno 2015 e la restituzione del finanziamento venga prorogata di ulteriori tre anni rispetto alla durata originaria”. Gli emendamenti intervengono anche in materia di mutui. Per quanto riguarda le famiglie, il Commissario straordinario verrà autorizzato a stanziare fondi per il pagamento dei maggiori interessi maturati a carico dei mutuatari a seguito della sospensione delle rate decisa per legge o per accordo con le associazioni dei consumatori. Un differimento nel pagamento delle rate dei mutui è previsto invece nel caso di mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti a Comuni e Province dell’area del cratere.