Poste, Vecchi e Serri “Riaprire l’ufficio di San Biagio in Padule”

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“Quali iniziative intende prendere la Regione Emilia-Romagna per indurre Poste italiane a riaprire l’ufficio postale a San Biagio in Padule, frazione del Comune di San Felice sul Panaro”, la cui chiusura sta provocando “gravi disagi alla cittadinanza e, in particolare, alle fasce più deboli della popolazione, già duramente colpita dal sisma del maggio 2012?”. È quanto chiedono in un’interrogazione alla Giunta regionale Luciano Vecchi e Luciana Serri. Di seguito la dichiarazione dei due consiglieri modenesi del Partito democratico:

«Dopo il terremoto l’immobile che ospitava gli uffici postali di San Biagio è risultato inagibile, causando l’interruzione di un servizio per tutti gli utenti e i cittadini. Nel mese di ottobre 2012, Poste italiane ha chiesto alla proprietà dell’immobile di procedere alla ristrutturazione. In attesa dell’inizio dei lavori, nel mese di marzo 2013, il Comune ha comunicato a Poste italiane la possibilità di mettere a disposizione locali pubblici idonei ad accogliere la ripresa del servizio postale. Nonostante queste premesse Poste italiane sostiene ora che l’ufficio di San Biagio sarebbe caratterizzato da una forte diseconomicità, mai dimostrata dai numeri, più volte richiesti dal sindaco di San Felice sul Panaro per una valutazione congiunta della situazione. Alla fine del mese di aprile il Consiglio comunale di San Felice sul Panaro ha quindi adottato all’unanimità un ordine del giorno che invita a riattivare quanto prima gli uffici postali, chiedendo anche un incontro urgente con la direzione di Poste italiane ma, al momento, anche questa richiesta non ha ricevuto alcuna risposta, nonostante successivi solleciti. Occorre intervenire quanto prima per evitare che i cittadini siano ulteriormente penalizzati da questa chiusura, che dura da ormai più di un anno, e dalla relativa sospensione di un prezioso servizio».

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