Rinnovabili, sen. Vaccari “No alla dilazione degli incentivi”

Dai parlamentari

Tutelare il settore delle energie rinnovabili dai continui terremoti normativi: lo chiede il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Ambiente, che auspica una modifica delle misure contenute nella bozza del decreto legge Fare bis. “L’ennesima rimodulazione in corso d’opera degli incentivi alle rinnovabili – spiega il senatore Vaccari – è sbagliata perché rischia di minare definitivamente la fiducia degli investitori italiani e stranieri e di mettere in difficoltà gli Enti locali virtuosi, gettando l’intero settore in crisi in un momento delicato”.

“L’ennesima rimodulazione in corso d’opera degli incentivi alle rinnovabili, prevista dalla bozza del decreto fare bis, è sbagliata perché rischia di minare definitivamente la fiducia degli investitori italiani e stranieri e di mettere in difficoltà gli Enti locali virtuosi, gettando l’intero settore in crisi in un momento delicato. E’ per questo che chiedo al Governo e al ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato di rivedere la norma, evitando la pericolosa dilazione degli incentivi”. Lo dice il senatore del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Ambiente. “La bozza di decreto del fare bis – spiega Vaccari – prevede nei fatti una sottrazione di risorse con una conseguente rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili, che agirebbe in modo retroattivo, introducendo modifiche nel sistema di remunerazione in un momento in cui il settore sconta già il peso di altre misure penalizzanti come la Robin Hood Tax. La dilazione degli incentivi ad impianti già attivati rischia poi di mettere in difficoltà quel 97 per cento degli Enti locali italiani che ha puntato sugli impianti di energia rinnovabile sia come scelta ambientale ed energetica sostenibile sia quale strumento di autofinanziamento. E’ per questo che chiediamo al Governo e al ministro  un intervento urgente per scongiurare le modifiche paventate dalla bozza del decreto. In caso contrario saremo costretti ad agire con gli strumenti emendativi in ambito parlamentare. Quello delle energie rinnovabili è  uno dei settori dinamici del nostro Paese, e pure se da rivedere nell’impianto degli incentivi, rappresenta un’alternativa in cui molti Paesi investono sia per motivi ambientali che economici. L’Italia ha un grande potenziale che andrebbe quantomeno tutelato da continui terremoti normativi”.

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