Poste, il sen. Vaccari “Riaprano gli uffici di Gavello e Mortizzuolo”

Dai parlamentari

Approda sul tavolo del ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato il caso della mancata riapertura, dopo il sisma del maggio 2012, degli uffici postali di Gavello e Mortizzuolo. Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, infatti, facendosi portavoce delle proteste dei cittadini e delle preoccupazioni delle istituzioni locali, ha presentato una specifica interrogazione in cui si chiede al ministro di sollecitare la direzione di Poste italiane ad avviare un confronto con il Comune di Mirandola, il quale si era detto disponibile a sostenere gli oneri relativi a una riapertura prima in sede provvisoria, poi definitiva, dei due uffici frazionali.

“Togliere l’ufficio postale a una frazione è quasi come strapparle la propria identità, e tale condizione viene aggravata quando si riferisce a un territorio che è stato segnato profondamente dalle ferite e dalle distruzioni del sisma del maggio 2012”: con queste parole il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari descrive la situazione venutasi a creare nelle frazioni mirandolesi di Gavello e Mortizzuolo dove, dopo il terremoto, non sono più stati riaperti, neppure con una soluzione provvisoria, gli uffici postali. Vaccari ha presentato in proposito una specifica interrogazione a risposta scritta indirizzata al ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato. A sostegno di quella riapertura si sono schierati i cittadini che hanno raccolto centinaia di firme e le istituzioni locali. Gli uffici erano stati chiusi subito dopo il sisma perché inagibili e, quindi, potenzialmente pericolosi sia per gli operatori che per gli utenti. Ma se per gli altri uffici frazionali, nel tempo, è stata trovata una soluzione alternativa, le frazioni di Gavello e Mortizzuolo sono rimaste penalizzate. Gli uffici postali di Quarantoli, San Martino Spino e San Giacomo Roncole, infatti, sono ora in funzione. In questi ultimi mesi il caso di Gavello e Mortizzuolo è approdato sia in Consiglio comunale a Mirandola che all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Da parte di Poste Italiane, però, non è arrivata una risposta  positiva. E’ per questo che il senatore Vaccari chiede al ministro di sollecitare la direzione dell’azienda ad avviare un confronto con il Comune di Mirandola, il quale ha già reso pubblica la propria disponibilità a sostenere gli oneri relativi a una riapertura in sede provvisoria prima, e definitiva poi, dei due uffici frazionali. Il parlamentare Pd chiude l’interrogazione proprio chiedendo al ministro Zanonanto “se non ritenga che anche Poste Italiane sia chiamata a dare, riaprendo gli uffici postali periferici del territorio comunale di Mirandola, un contributo tangibile alla ricostruzione e ripartenza delle attività pubbliche post-terremoto, che passa anche e necessariamente dalla salvaguardia della identità dei territori colpiti”.

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