«Nel Pd di casa nostra non ci sono zoccoli duri. Qui il cambiamento lo desiderano tutti»

Segreteria

L’intervista di Roberto Grimaldi al segretario Paolo Negro su Il Resto del Carlino di oggi.

In ottomila a vedere Renzi. Poi il dibattito pre congressuale che si infiamma, una passione politica che fa capolino. C’è qualcuno che è contento di quello che sta succedendo alla festa del partitone. Il segretario provinciale del Pd Paolo Negro, mostra con orgoglio le cifre della kermesse di Ponte Alto. E a proposito degli anti renziani all’interno del Pd modenese, nega che ci sia uno zoccolo duro che rifiuti il cambiamento.

Negro, partiamo dai numeri
«Sono molto incoraggianti. A metà festa siamo di fronte ad un aumento del 57% delle presenze. Un successo».
Merito dell’effetto Renzi?
«L’aumento delle presenze lo registravamo anche prima di venerdì scorso. Ma senza nulla togliere alle persone che sono andate ad ascoltarlo, stiamo parlando di cifre di diverso livello. Per noi un
aumento del 57% significa centomila persone in più rispetto all’anno scorso. Gli ottomila di Renzi non sposterebbero la performance».
Perché questo aumento?
«C’è una forte domanda di buona politica. E noi abbiamo fatto il possibile per fornire le risposte, organizzando dibattiti aperti, alla luce del sole, dando spazio a critiche, analisi e proposte, senza timori»
Il successo di Renzi manifesta anche il bisogno di un leader?
«Il bisogno che avverto è quello di una leadership, che è diverso. Il partito non deve essere l’appendice di un uomo solo».
Anche lei contro Renzi .
«Non sto dicendo questo. Lo scorso anno sono stato tra quelli che ha insistito per avere Renzi alla festa»
Da che parte sta allora?
«Come segretario provinciale non devo esprimere pareri in questo momento. Per quanto riguarda il congresso nazionale aspetterò di leggere le proposte dei candidati, poi deciderò per chi votare».
In questi giorni però, qualche critica da parte di esponenti del Pd modenese nei confronti di Renzi è arrivata. Siamo di fronte a uno zoccolo duro?
«Guardi, è durissima la volontà di non spegnere il sogno del cambiamento, non vedo zoccoli. Smettiamola di guardare al partito con lo specchietto retrovisore».
Ma il cambiamento lo vogliono davvero tutti?
«Il volontario della festa, veterano, cresciuto con il Pci, che qualcuno potrebbe considerare membro dello zoccolo duro, è ma primo a sentire l’esigenza di un partito da rinnovare. E vi posso assicurare che tutti i candidati al prossimo congresso vogliono un partito nuovo».
Anche Cuperlo?
«Sì, alla sua maniera. Lui è uno di quelli che tiene presente i valori fondanti del partito, ma li vuole rendere attuali proiettandoli nel futuro».
Torniamo alle vicende modenesi. Avremo ancora una Festa del Pd orfana dei candidati sindaci?
«Che fretta c’è? Siamo appena all’inizio di un percorso di discussione sui programmi. Dobbiamo celebrare il congresso nazionale, poi passeremo a quelli locali».
C’è da aspettare allora .
«Abbiamo tempo fino alla fine dell’anno. Per allora potremmo avere le idee più chiare anche sui candidati»